Parliamo dei… Walt Disco

di Agnese Alstrian

Non mi stancherò mai di ripeterlo: band come i Walt Disco sono una vera e propria opera d’arte. Dopo l’EP d’esordio Young, Hard and Handsome, uscito a Settembre dell’anno scorso, la band di Glasgow continua a sorprenderci con pubblicazioni che sono una gioia sia per le orecchie che per gli occhi.

Selfish Lover segna l’inizio di un nuovo capitolo: la collaborazione con l’etichetta londinese Lucky Number e la voglia di esplorare e consolidare meglio la propria identità di band. I Walt Disco sono più vivaci ed eccentrici che mai, e lo fanno con un brano che è un omaggio ai loro “tempi divertenti e caotici del passato” e ai gruppi che li ispirano di più. Il videoclip che accompagna il singolo rappresenta perfettamente il loro universo queer, in cui non ci sono limiti all’immaginazione e alla sperimentazione: è un’esplosione di colori ed esuberanza, che non può non trasmettere gioia e un grande senso di libertà. Il trucco, i tacchi, l’abbigliamento d’ispirazione anni 80 sono solo alcuni dei mezzi estetici usati dalla band per rafforzare quello che comunicano con la musica: incitare gli altri a non aver paura di essere sé stessi e a sperimentare con le infinite possibilità di espressione a nostra disposizione.

L’atmosfera disinibita di Selfish Lover trova una controparte più introspettiva nel suo successore, Weightless. È una riflessione a cuore aperto del cantante James Potter, che si identifica come persona non-binary: in questo brano si interroga sulla propria identità di genere e sulla percezione di sé; esprime la preoccupazione di non aver fatto abbastanza per esprimere all’esterno la propria interiorità, di aver mentito a sé stess* per troppo tempo. Ma, com’è nello stile dei Walt Disco, c’è sempre una luce in fondo al tunnel. Nel ritornello James lancia un messaggio di speranza, rivolto sia a sé che a tutti quelli che possono identificarsi con la sua storia: non importa quanto a lungo ci siamo nascosti o non abbiamo dato ascolto al nostro vero “io”, siamo sempre in tempo per rimediare. Anche stavolta, il videoclip è un piccolo capolavoro: i costumi e le incredibili scenografie ci trasportano in un mondo lontano, la cui atmosfera fumosa e misteriosa accresce la drammaticità del brano, per una singolare esperienza di intenso coinvolgimento emotivo.

Il futuro sembra riservare tante sorprese e soddisfacenti traguardi per i Walt Disco: nell’attesa di scoprire cosa verrà dopo, cercheremo di seguire i loro insegnamenti di autenticità ed emancipazione.

Foto di Weronika Sikora

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